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Il concorso Cambiamo Programma arriva nella sua seconda fase: da questo momento non saranno più presentate nuove idee,  nelle puntate rimanenti Paola Cambiaghi introdurrà i promo autoprodotti dei concorrenti scelti per la finale.
 

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C'ERO UNA VOLTA (passa il turno)
Scritto da Marco Gervino   

Laughing Come in una favola, un personaggio noto inizia il racconto della propria infanzia, tra ricordi, sogni di ieri e di domani. Una breve, garbata, inconsueta intervista; un salto indietro nel tempo, per scoprire i lati più spontanei e insoliti dell'ospite di turno. Tre minuti per tratteggiare il periodo in cui tutti chiedono "Cosa vuoi fare da grande?". Una domanda a cui rispondere oggi, non dimenticando di essere ancora un po' bambini.
Al termine l'ospite viene salutato con un piccolo dono "a tema" sempre riferito al periodo della fanciullezza.


 
IN HER SHOES (non passa il turno)
Scritto da Lorena Adami   

SurprisedUna donna si riconosce dalle sue scarpe.
Nella toilette di un'azienda milanese di comunicazione ed eventi, cinque ragazze condividono il loro quotidiano, scambiandosi pensieri, racconti e segreti intimi, da un gabinetto all'altro o davanti allo specchio mentre si rifanno il trucco. Queste ragazze ricoprono ruoli diversi nell'azienda ma tutte sono in balia del contratto a tempo determinato. Hanno tra i 22 e i 29 anni di età.
Di loro però vediamo solo i piedi e ne udiamo solo le voci. Ma anche soltanto dalla scarpa che una donna sceglie di indossare si può capire perfettamente che tipo è, che carattere ha, cosa le piace, quali valori incarna.


 
ROBIN HOOD (passa il turno)
Scritto da Raimondo Filippin   

LaughingUn vip metterà a disposizione denaro per costituire il montepremi di un quiz show (verranno proposte una serie di domande e delle prove di abilità). Parteciperanno al gioco delle persone comuni ed il vip. I primi cercheranno di rubare al secondo il montepremi (ad esempio: un imprenditore contro i suoi dipendenti).


 
PIZZA IN PIAZZA (non passa il turno)
Scritto da Claudio Imprudente   

SurprisedUna pizzeria nella quale si alternano diverse persone ai tavoli e soprattutto a uno di questi occupato da quattro cinque persone che si mangiano una pizza in compagnia conversando sui più svariati temi. Uno sarà il personaggio fisso che per ogni puntata siederà al tavolo e inviterà a mangiare una pizza amici ogni volta diversi, con i quali trascorrere la serata. Tra questi amici invitati uno di loro potrebbe essere un personaggio noto al pubblico che non ha nulla a che fare con la disabilità e che si trova a trascorrere una serata in compagnia con un compagno di tavolo disabile. Un altro, appunto, può essere una persona disabile che partecipa alla chiacchierata con la propria storia tutta personale e vive la cena come una cena tra amici, mettendosi in gioco in una relazione alla pari in una scena in tutto e per tutto "normale" e, se vogliamo, di vita quotidiana. Poi magari un altro personaggio può essere rappresentato da qualcuno che fa parte di una qualche associazione o comunque per vissuto personale ha una qualche familiarità con la disabilità. Anche se fra i tre non c'è una conoscenza personale precedente, si può pensare di invitare ospiti che in qualche modo abbiano dei percorsi di vita che, per interessi, inclinazioni, caratteristiche, in parte si assomiglino o si integrino bene a vicenda.
Per aumentare la dinamicità della trasmissione interagiranno brevemente con gli ospiti anche altre figure, come camerieri, venditori di rose o anche personaggi apparentemente fuori contesto (un giocoliere, un comico, un barzellettiere; ma anche un professore che si inserisce con un intervento sagace..), per creare gag simpatiche e allo stesso tempo frizzanti e stimolanti.
Al tavolo si tratterà di instaurare una chiacchierata su temi di attualità, cultura, politica, gossip non necessariamente legati alla disabilità e non necessariamente impegnati, scelti precedentemente e dei quali gli ospiti verranno informati in anticipo. Potrebbero essere argomento di discussione: una vicenda sportiva, la musica di una canzone, un film, un evento di cronaca. Tutto questo per creare un contesto di mescolanza con ironia e leggerezza e dove già la presenza di una persona diversabile è un messaggio di integrazione.
Anche il pubblico a casa potrà interagire mandando degli sms che arriveranno su un cellulare appoggiato sul tavolo della pizzeria, o eventualmente anche dei videomessaggi che potranno essere commentati dagli ospiti in studio/pizzeria.


 
IL BARRITO DEL BUS (passa il turno)
Scritto da Francesca Ritondale   

LaughingGiovanni 55 anni è l’autista di un pullmann che nei giorni feriali ha un contratto di lavoro con un azienda di informatica e nei weekend è impegnato per gite turistiche di tipo religioso o promozionali (vendita di prodotti per la casa).
La situazione nel bus evidenzia le relazioni che si stabiliscono tra i personaggi in base ai caratteri, all'attività lavorativa, ai tic ed alle piccole manie di ognuno.
I vari episodi fanno emergere dinamiche di comportamento (invidie, gelosie mal represse, la voglia di prevaricare, l’insofferenza, il piacere di scherzare, antogonismi per opinioni opposte) e spesso anche una grossolana maleducazione.
Il comportamento dei passeggeri e dell’autista è commentato dal bus: sedili, tendine, volante, motore ci dicono quello che vedono e subiscono attraverso immagini di grafica in sovra-impressione ed allegre sonorità.


 
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